Era il pane della vita quotidiana per la gente dell' Ogliastra. Di
forma rettangolare, lievitato, dopo una prima cottura veniva suddiviso
in due sfoglie ed infornato una seconda volta. Pane adatto alla lunga
conservazione, fatto di semola e di fior di farina, un tempo costituiva
il pane delle famiglie benestanti e d'uso casalingo, mentre le varianti a
base di cruschello o di farina d'orzo costituivano il pane che i
pastori consumavano durante la transumanza; ma era anche il pane della
servitù e dei meno abbienti. Nella Planargia, in particolare a Bosa, con
il nome di Pistoccu si indica una focaccia casereccia che, sottoposta a
una seconda cottura nel forno a legna, è adatta a essere conservata per
lungo tempo.
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